COMMENTO


DA: "UNA VOCE A SINISTRA"


Riporto un articolo arrivatomi in posta.

ARCHIVIATO IL PARTITO DELLE AUTO BLU E DEI SALOTTI

Elena Carradori


Ho girato parecchi circoli del PRC a giugno per i congressi come garante di Federazione. Ho partecipato anche molto attivamente al mio congresso di circolo, nel quale ho avuto l’onore di essere eletta come segretaria. Già in quei momenti forti di discussione e dibattito non mi convincevano le idee proposte da chi presentava la mozione 2 – Manifesto per la Rifondazione. Molti concetti, molte idee, erano troppo uguali alla mozione 1 – Rifondazione Comunista in movimento. Essenzialmente di diverso c’era un piccolo concetto, che quasi rischiava di passare inosservato “la costituente della sinistra”. Ho sentito con le mie stesse orecchie compagni che presentavano la mozione 2 giurare che la costituente della sinistra non significava alleanza con Sinistra Democratica e mano tesa anche verso il Partito Democratico e che nessuno voleva sciogliere dall’alto il Partito. L’ho sentito dire da compagni che forse ne erano convinti, ma l’ho letto anche sui giornali e sentito dalle TV da una classe dirigente di Partito che oramai era fin troppo avvezza ai giri di parole, ai salotti televisivi piuttosto che alla schiettezza che si deve usare tra i compagni. Trovo offensivo questo modo di fare. Usare la propria capacità dialettica per ingannare le persone, per non farle capire realmente il percorso che si intende intraprendere. Nei congressi di circolo ho visto e conosciuto tanta gente semplice. E poi a Chianciano mi guardavo intorno e pensavo, a volte, di essere in un altro partito, non tra compagni. Cosa c’era in comune tra la platea nazionale e quella locale dei circoli e delle federazioni? A volte mi sembrava nulla. Giri di parole, discorsi retorici, citazioni, poesie. Quando nei circoli invece le persone chiedevano direttamente di non abbandonare il Partito, che oggi più che mai c’è bisogno di comunismo. A Chianciano però ho capito che, per schierarmi, non era necessario “abbracciare” una platea piuttosto che un’altra (su questo comunque non avrei avuto dubbi). Non c’era questa necessità perché c’erano tanti altri dirigenti capaci di parlare direttamente e senza giri di parole a noi “base” del Partito e non perché illuminati dalla saggezza che non è necessario citare Bertold Brecht per convincere le persone che delle cose si ha padronanza, ma perché di questa base del partito ne sono parte. Le persone sono messa alla prova soprattutto nel parlare. Semplicità di linguaggio e semplicità della persona sono aspetti strettamente in relazione tra loro, dovrebbero essere doti e capacità di un buon politico, soprattutto di chi possiamo chiamare “compagno”. Arrivare in auto blu, occupare le prime file durante gli interventi più importanti ma non prestare attenzione ed andarsene via mentre parlano i compagni dei territori, passare il tempo del congresso a stringere mani, dare pacche sulle spalle, indire conferenze stampa personali, fare andirivieni nella sala con sguardo “tengo tutto sotto controllo”, tutti questi mi sono sembrati atteggiamenti sprezzanti. Atteggiamenti di chi credeva di avere la vittoria in tasca, ma che quando ha visto la propria linea politica scendere in minoranza ha tirato fuori una tale cattiveria ed odio tanto da offendere una parte d’Italia accusando i compagni del nord di essere dei leghisti. Molti dell’area mozione 2 hanno dichiarato che i toni al congresso erano offensivi. L’unica offesa diretta e spietata l’abbiamo sentita dal leader della mozione 2, che, accusando il nord, si è definitivamente bruciato la possibilità di essere, ora ed in futuro, un leader nazionale.


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Ammetto che per difendere le proprie idee si arrivi all’«ottusità», però bisogna avere il buon senso di non attaccare così duramente le idee altrui soprattutto dopo il congresso a giochi fatti, perché questo articolo non è uscito con gli stessi toni prima, durante la campagna e non dopo?
Eppure con le mie orecchie ad un congresso ho sentito qualcuno – un compagno, se si può definire così chi fa affermazioni simili – dire: “I nostri nemici devono essere abbattuti”. Sul momento quella frase sembrerebbe rivolta ad avversari politici dell’estrema destra, ammesso e non concesso che il Partito ammetta atti di violenza estremi come lotta politica. Poi, dal suo discorso, si arrivava a comprendere che come nemici c’erano tutti i componenti della mozione avversa: la mozione 2.
Ora quella mi è sembrata, una vera e propria uscita da destrorsi – per non usare il termine destroide – un sistema di fare campagna elettorale più simile al sistema di forza nuova che non del Partito di Rifondazione Comunista.
Continuando la lettura, questo articolo sembra sempre più un’avanzata arrogante per far capire a chi è all’opposizione che i giochi sono fatti, e, chi non rientra nei ranghi, subirà i vecchi sistemi stalinisti…. spero di sbagliarmi, di non vedere in Italia un sistema comunista che non riesce ad accettare al suo interno anime che pensano e usano il cervello. Altrimenti questo partito sarà come l’attuale governo: che per paura di perdere chiede sempre e solo la fiducia, e, quelle poche volte che non l’ha fatto, come si è visto, ha perso.
Non accetto un partito dove la violenza delle parole è di molto superiore alla violenza della forza fisica. Al nostro interno dovremmo instaurare il dialogo e non l’arroganza del più forte: ho vinto quindi comando io e nessuno può attaccarmi.
Non lo accetto.
Perché una mozione era meglio dell’altra? Forse perché una delle due era aperta al mondo esterno, era pronta ad accettare un mondo che sta cambiando e ad affrontare questi cambiamenti mettendo dei seri e validi paletti invece che la vecchia ideologia comunista – Stalin, Mao, Trotzkij eccetera – (un po’ come i leghisti che l’hanno duro...). A tutte le mozioni è mancata una cosa: lo svecchiamento della lingua politica, cosa intendo? Una volta il politichese veniva insegnato nella scuola di partito oggi non esiste una scuola di partito, esistono compagni che anche se non conoscono il politichese vogliono far politica. Vogliono dare il loro contributo e tutti ci siamo accorti di quanto sia complicato raggiungere i giovani, parlare con loro, ragionare sul loro stesso piano. Il che vuol dire, ad esempio, che per affermare: “Le pesche sono mature” non devo fare un panegirico di 32 pagine, dove spiego cosa sono le pesche, dove si trovano, il sistema di maturazione, e dare i parametri con cui misurare il grado di maturazione. Basta dire che: “Le pesche sono mature”.
L’immediatezza che i media ci hanno fornito, ultimamente la gente la ricerca in tutte le cose, ecco perché bisogna arrivare al nocciolo della questione e poi spiegare con parole semplici, senza tanti arzigogoli, come si è arrivati a quella affermazione.
Leggo che l’autrice si considera della base, per me gli unici a far parte della base del partito sono gli iscritti semplici, quelli che hanno delegato ai vari direttivi e ai vari segretari di portare avanti le loro idee e, nei congressi, i loro delegati. Ecco perché compagna, non ti ritengo appartenente alla base.
Continuando la lettura arrivo alla fine e l’ultima frase mi ha fatto tornare in mente quello che la platea ha urlato contro Nichi Vendola e come ancora oggi, nel 2008, alcuni compagni, più vicini – a mio avviso – alla politica della Dc o della Lega, non avrebbero mai e poi mai votato Nichi perché, usando la loro terminologia, è “ Un rotto in culo” vorrei che quei personaggi dessero indietro la loro tessera e trovassero la loro vera vocazione politica che non è di certo in un partito che difende le minoranze compresi i gay e le lesbiche. In fondo se lui non l’avesse mai rivelato come si sarebbero comportati?
Il pensiero vola a Pasolini, con la speranza che davvero ci sia un mondo dove veniate accettati ed apprezzati per il vostro valore politico e culturale, per le vostre idee e la vostra sensibilità.
Spero che un domani, se per questo partito esisterà un domani, ci sia un segretario come Nichi Vendola.



Simone de Beauvoir


Commenti

Anonimo ha detto…
Girando per i siti di Rifondazione per caso ho letto questo post che mi riguarda.
Sono rimasta alquanto interdetta… un po’ per le offese personali a me ed un po’ perché io ho firmato un articolo che ho spedito con la mia posta dove è specificato anche il n° di telefono, quindi con tutti gli estremi per farmi recapitare eventuali critiche o risposte positive/negative. Ma prendere così ciò che ho scritto a mia insaputa… mi sembra proprio un tiro mancino. Inoltre con un post offensivo e non firmato! Non penso che ciò che è stato scritto sia l’espressione condivisa del circolo di Mira, vorrei sapere quindi chi sei per confrontarci serenamente e non con toni d’accusa e polemici.
Il mio articolo è stato solo una specie di fotografia di quello che ho visto… un excursus dai congressi dei circoli al congresso nazionale. Ti posso assicurare che io non ho mai offeso nessuno e non ho sentito mai offese da nessuna delle diverse anime o correnti che hanno animato questo congresso. Le uniche offese le ho sentite esclusivamente da Vendola, quando ha accusato i compagni del nord di leghismo. Mi spiace ma questo non si fa. Soprattutto da un palco e da una persona candidata ad essere il rappresentate di tutti noi. E poi ritengo che un dirigente non possa vacillare così, perdere le staffe in quel modo, tirar fuori una rabbia e scatenarla contro di noi. Noi base del partito. Si perché anch’io sono parte della base, anche se per te non è così. Prendere 1200 euro al mese e pagarne 800 di affitto, non aver nessun incarico dirigenziale se non quello che mi hanno dato di segretaria di un circolo per ora inesistente perché è tutto da costruire (comunque questo è tutto lavoro volontario, mica mi fa entrare in una ipotetica “stanza dei bottoni” e mi fa avere stipendi e rimborsi d’oro! ).. se non è questo essere alla base di un partito.. sinceramente non so che cosa lo sia!

Non avevo pregiudizi nei confronti di Vendola, anzi guarda prima del congresso lo stimavo come politico. Ritengo però che un leader debba essere per forza di cose superiore ad eventuali critiche o situazioni avverse… altrimenti quando di vede lo spessore ed il carisma di un dirigente? Solo quando le cose vanno bene? Troppo facile!
Confermo ciò che ho scritto nel mio articolo: ho visto una classe dirigente che non ha nulla a che fare con un partito comunista... non attenta ai compagni dei territori ma tutta rivolta dentro se stessa, che si autoalimenta in complimenti, favori, strette di mano, abbracci... un modello autoreferenziale che non sento di condividere. Una classe dirigente imbarazzata nei momenti forse un po' "goliardici" dei canti quali "bandiera rossa" e "bella ciao". Non era meglio stemperare la tensione cantando insieme? Non era una provocazione quella dei canti, te lo assicuro, perché siamo stati proprio noi del Veneto i promotori dei cori! La tensione era così alta che è stato necessario un momento in cui scaricare tutta l'energia.... cosa meglio di canzoni che dovrebbero unire e non dividere? Anche questo, ahimè, è stato letto come una provocazione. Come se si potesse fare una lotta politica a suon di canzoni. Non credo proprio.

Spero di averti chiarito le mie posizioni, spero inoltre che sia chiaro che non sono propensa ad offese ed ingiurie, ma che mi piace dire ciò che penso e schierarmi se è necessario. Sempre però con la volontà di confrontarmi con gli altri, per cui ti chiedo più correttezza la prossima volta sia nel firmare eventuali critiche sia di evitare di prendere e smontare i miei articolo a mia insaputa ed offendermi tipo… atteggiamenti da forza nuova, vecchia ideologia comunista… non c’è nulla di più distante da me.
Ciao
Elena Carradori
Unknown ha detto…
Cara compagna,
chi ha scritto questo articolo si è firmato con un nick come spesso si fa nei vari blog e siti di internet.
Ho riletto l'articolo tuo e quello che è il commento della persona che ha scritto l'articolo.
Se ti è sembrato offensivo sul piano personale mi spiace.
Il circolo Rosa Luxemburg ha la sua linea politica e tutto quello che è pubblicato sotto il nome di rifondamira è la politica del suddetto circolo, il resto sono opinioni di compagni e non che spesso qui trovano un posto dove dire la propria.
Saluti comunisti
rifondamira
Anonimo ha detto…
Perche non:)