CONGRESSO REGIONALE


ESITO DEL CONGRESSO REGIONALE VENETO


Domenica 18 gennaio a Mestre presso il Centro culturale Santa Maria delle Grazie, si è tenuto il congresso regionale che conclude il delicato congresso nazionale svoltosi oramai sei mesi fa a Chianciano. Era presente anche il segretario nazionale Ferrero.
I lavori iniziati attorno alle ore 11:00, si sono aperti con il discorso del compagno segretario uscente, Gino Sperandio che parla di emozioni, di “bisogno di mantenere la centralità con una gestione unitaria e centrale del partito”, continua affermando la necessità di ripartire dal basso, dalla lotta per i diritti dei migranti che non dev’essere solo una questione ideologica.
Continuano gli interventi da parte dei membri della segreteria regionale con Pietrangelo Pettenò che afferma il bisogno di fare rete, fare comunità. Il bisogno di valorizzare le assemblee consuntive.
Anche i compagni in sala prendono la parola, mentre le tre commissioni si riuniscono nella saletta piccola del piano terra. Il compagno Ferronato ha portato l’attenzione su un fatto di assoluta attualità: il cambio di direzione del giornale. Altro punto attuale toccato è la scissione che alcuni compagni stanno attuando definendoli “poco capaci di stare all’opposizione”.
Il compagno Melodia Fabrizio parla del sogno di un partito che “agisca nella realtà nei fatti reali. E la cosa non sta avvenendo”, continua con un’ultima frase “essere comunisti è essere attivi e non passivi nella realtà”.
Poi l’intervento della compagna di Vicenza della mozione 3 facente parte del No al Dal Molin che racconta come questo movimento ha avuto esito positivo sul territorio e come questo ha portato circa 24000 vicentini a votare No alla base. Il che significa che 1 su 3 ha votato NO.
Il compagno Fasoli si preoccupa per la scissione non tanto quella a viso aperto, ma di quella strisciante e silenziosa dei compagni militanti dalle sezioni. Parla di “congresso celebrativo dello statuto, congresso senz’anima” e si chiede: “quale sarà la linea di domani?” Punta il dito sulla mancanza di questioni politiche.
Il compagno Vian Emilio critica l’appoggio a Zoggia portando così l’attenzione al grosso problema del nuovo porto nodale che andrebbe a distruggere pesantemente la barena. Ricorda poi come le scissioni siano insite nel partito comunista.
Il segretario provinciale Sebastiano Bonzio, in risposta al compagno Melodia afferma: “ho intenzione di iscrivermi al partito del risveglio”, continua parlando della voglia di riattivarsi nei territori con delle lotte vicine alle persone come, ad esempio, la vertenza sulla casa, la lotta al caro vita.
Uno degli interventi che più hanno scaldato la platea è stato quello del compagno Guglielmo Donadello che parla di un partito chiuso in se stesso, “scaricando la responsabilità del fallimento a noi perdenti senza vedere le responsabilità vere”. Commenta l’intervento del segretario uscente definendolo “vuoto cosmico”, facendo i complimenti al compagno Fasoli che “è l’unico ad aver capito la nullità di questo congresso”.
Chiude il compagno segretario nazionale Paolo Ferrero rispondendo al compagno Donadello in maniera chiara che lui le sue responsabilità e i suoi errori li ha sempre ammessi senza mai negarli. Spiega che era impossibile tenere Sansonetti alla direzione di Liberazione perché non faceva gli interessi del partito, anzi remava contro. Ha affermato che lui può essere sostituito in qualunque momento lo si ritenga opportuno.
Dopo di che si è passati alla votazione del documento politico, e prima della votazione c’è stata una dichiarazione di voto da parte del compagno Gianluca Schiavon per la mozione II, il quale, parlando a nome di tutti i compagni della suddetta mozione ha dichiarato il documento politico invotabile e pertanto avrebbero votato contro a tale documento.
Poi la votazione del nuovo comitato politico regionale votato all’unanimità. I compagni facenti parte del comitato sono 50. Per la sezione di Mira sono stati inseriti il compagno Aldo Bertoldo (mozione I), il compagno Lorenzin Stefano (mozione II) e la compagna Vian Sabrina (mozione II)
I lavori si sono conclusi con la riunione del comitato politico per la votazione del nuovo segretario regionale, anche in questo caso c’è stata un’unica dichiarazione di voto fatta dal compagno Simone Stefan per la mozione II, dove dichiara che i compagni della suddetta mozione si sarebbero astenuti dal votare il nuovo segretario.
Il compagno Renato Cardazzo è il nuovo segretario regionale. I lavori del congresso si sono chiusi attorno alle ore 19:00.
Al compagno Cardazzo vanno i nostri più calorosi e sentiti auguri di buon lavoro.


RifondaMira


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