NUOVO EDITTO BULGARO???
Travaglio inammissibile? A chi siamo più vicini noi? Alla libertà di parola e di stampa, tra l’altro sancita dalla nostra stessa Costituzione: Articolo 21, siamo vicini a tutti coloro che sono vittima di repressioni.
Il sottosegretario Romani ha già una lista di elementi sgraditi in Rai (sicuramente tutta gente che non la pensa come l’attuale governo… un pò quello che è successo anche al grandissimo Enzo Biagi vittima del primo editto bulgaro dell’informazione).
«Marco Travaglio è inammissibile, a mio avviso, come figura inquadrata in un servizio pubblico - ha dichiarato il sottosegretario con delega sulle Comunicazioni Paolo Romani -. Contesto il suo modo di fare informazione. L'intervista in cui attribuiva a Schifani frequentazioni mafiose è stata solo un esempio di come la concepisce». Ecco il pensiero dell’attuale sottosegretario Romani, la cosa più preoccupante è che il governo gli dà corda, lo lascia fare, mina la libertà di parola dell’Italia tutta.
Oggi tocca a Travaglio, Santoro e alla Lucia Annunziata.
In poche parole loro, la destra, possono dire e fare tutto, la sinistra e tutti quelli fuori dal gregge devono essere “smantellati”.
Pronta la risposta di Di Pietro: «Le dichiarazioni del sottosegretario Romani sono peggio dell'editto bulgaro di Berlusconi. E' nelle intenzioni di questo governo lasciare la libertà di parola al solo portavoce o a quanti parlano per nome e per conto suo».
Travaglio dal canto suo si dice lusingato che i suo 5/7 minuti di video provochino editti simili Ed il resto della politica di palazzo che ne pensa? L’onorevole Melandri ha affermato: «È del tutto inappropriato che un sottosegretario alle Comunicazioni inizi il suo lavoro entrando nel merito di scelte aziendali e di palinsesto: negli ultimi giorni Romani ha parlato di esternalizzare le produzioni Rai, ha riabilitato Saccà, ha bocciato i reality, ha commentato le vicende di Primo Piano, ha indicato criteri per la satira. È inaccettabile. Serve una moratoria: i politici si astengano dal commentare questo o quell’episodio. La sfida che il Pd lancia alla maggioranza è su come liberare la Rai dalla morsa dei partiti. E nominare il nuovo cda con la Gasparri, che ha sancito il controllo dei partiti sull’azienda ed è stata sanzionata dall’Europa, significherebbe non voler aggredire davvero il problema».
Un solo unanime grido parte dal nostro piccolo sito: giù le mani dalla democrazia e dalla libertà di parola.
Il sottosegretario Romani ha già una lista di elementi sgraditi in Rai (sicuramente tutta gente che non la pensa come l’attuale governo… un pò quello che è successo anche al grandissimo Enzo Biagi vittima del primo editto bulgaro dell’informazione).
«Marco Travaglio è inammissibile, a mio avviso, come figura inquadrata in un servizio pubblico - ha dichiarato il sottosegretario con delega sulle Comunicazioni Paolo Romani -. Contesto il suo modo di fare informazione. L'intervista in cui attribuiva a Schifani frequentazioni mafiose è stata solo un esempio di come la concepisce». Ecco il pensiero dell’attuale sottosegretario Romani, la cosa più preoccupante è che il governo gli dà corda, lo lascia fare, mina la libertà di parola dell’Italia tutta.
Oggi tocca a Travaglio, Santoro e alla Lucia Annunziata.
In poche parole loro, la destra, possono dire e fare tutto, la sinistra e tutti quelli fuori dal gregge devono essere “smantellati”.
Pronta la risposta di Di Pietro: «Le dichiarazioni del sottosegretario Romani sono peggio dell'editto bulgaro di Berlusconi. E' nelle intenzioni di questo governo lasciare la libertà di parola al solo portavoce o a quanti parlano per nome e per conto suo».
Travaglio dal canto suo si dice lusingato che i suo 5/7 minuti di video provochino editti simili Ed il resto della politica di palazzo che ne pensa? L’onorevole Melandri ha affermato: «È del tutto inappropriato che un sottosegretario alle Comunicazioni inizi il suo lavoro entrando nel merito di scelte aziendali e di palinsesto: negli ultimi giorni Romani ha parlato di esternalizzare le produzioni Rai, ha riabilitato Saccà, ha bocciato i reality, ha commentato le vicende di Primo Piano, ha indicato criteri per la satira. È inaccettabile. Serve una moratoria: i politici si astengano dal commentare questo o quell’episodio. La sfida che il Pd lancia alla maggioranza è su come liberare la Rai dalla morsa dei partiti. E nominare il nuovo cda con la Gasparri, che ha sancito il controllo dei partiti sull’azienda ed è stata sanzionata dall’Europa, significherebbe non voler aggredire davvero il problema».
Un solo unanime grido parte dal nostro piccolo sito: giù le mani dalla democrazia e dalla libertà di parola.
RifondaMira
Commenti
grazie per aver lasciato un commento, anzi di aver inaugurato lo spazio dei commenti visto che sei il primo che lascia un commento.
L'unica assonanza che potrei fare è tra questo periodo e quello di cinquant'anni fa: il fascismo, il nazismo. La censura della libera stampa e della libera informazione, ecco a cosa stiamo andando lentamente ma inesorabilmente contro ad un ulteriore periodo buio e quindi dobbiamo, noi per primi, essere vigili e protestare quando le cose non andavano più belle.
Un caro saluto e continua a scriverci.
Ciao