CONGRESSO DEL CIRCOLO ROSA LUXEMBUG



DATI DEL CONGRESSO DEL CIRCOLO


Il tutto ha avuto inizio dopo le 9:00. La presentazione del garante del congresso: il compagno Marco Donà, l’elezione del presidente del congresso, ex segretario del circolo, compagno Luigino Fecchio, e dei relatori per le 5 mozioni.
L’introduzione del segretario uscente, era intrisa di ricordi e di rimandi all’ultimo periodo: il ricordo del vecchio P.C.I., la nascita di Rifondazione Comunista, la morte del compagno Berlinguer, l’ultima campagna elettorale per il comune, e la campagna, a cui lui non ha preso parte, per le elezioni nazionali.
Fa un’analisi della sconfitta elettorale subita parlando di elettorato spostatosi a destra, di un modello di vita sbagliato legato al “mercatismo”, alla globalizzazione, al nostro rimanere all’interno dell’ultimo governo Prodi anche se i soldi per le operazioni militari erano state aumentate e i nostri soldati non erano tornati a casa.
Da la parola ai 5 relatori che spiegheranno per l’ultima volta le mozioni.
Si inizia con la Mozione 1 presentata dal compagno Pettenò.
Il quale afferma che la bandiera della Pace è oramai fusa con la bandiera del nostro partito. Spiega che il partito non è ancora pronto per aprirsi agli altri partiti vicini a noi o ai vari movimenti.
Poi è la volta della Mozione 2 presentata dal compagno Bonato, il quale accusa dell’attuale situazione tutto il gruppo dirigente del partito, anche se non lo l’unico ostacolo.
La destra, continua, ha avuto la capacità di creare un senso comune di aggregazione, cosa che noi non siamo riusciti a fare, ma che dobbiamo fare.
La Mozione 3, presentata dalla compagna Casa. La quale, parla di crisi di democrazia, di mancanza della stessa anche all’interno del nostro stesso partito. Bisogna ripartire da zero.
La Mozione 4 è stata presentata dal compagno Davide che fa parte anche della “Rete 28 Aprile”, una corrente all’interno della Cgil. Usa toni sentiti e afferma senza mezzi termini che la classe dirigente se ne deve andare. Continua affermando che all’interno del governo prodi il partito si è prostituito.
La Mozione 5, presentata dal compagno Paolo Cacciari che fa un’analisi del partito e del periodo in cui viviamo molto forte e anche corretta. Afferma che i voti persi non li riprenderemo se cambia solo qualcosa. Abbiamo, afferma, perso in tutte le mozioni a 360°.
Dopo i relatori, tocca agli iscritti esprimere le proprie idee, domande e le proprie perplessità. Si passa, così, al voto.
Una votazione, tutto sommato, senza colpi di scena. 18 voti per la Mozione 1; 18 voti per la Mozione 2; 1 voto per la Mozione 3; 1 voto anche per la Mozione 4 e nessun voto per la Mozione 5.
Alla fine delle votazioni, gli iscritti hanno votato il nuovo direttivo:
ARDOLINO GIUSEPPE
BACCIOLO STEFANO
BERTOLDO ALDO
FECCHIO LUIGINO
LAZZARIN ADRIANO
PICARDI EDUARDO
VIAN SABRINA

Sono stati votati anche i provibiri:
LORENZIN LUCIANO
SMANIO ROBERTO
VIAN EMILIO

I provibiri si sono riuniti martedì 8 luglio e hanno deciso il presidente:
VIAN EMILIO

e il vicepresidente:
SMANIO ROBERTO

Il segretario di sezione verrà eletto con la prossima riunione del direttivo che dovrà essere convocato dal presidente dei provibiri.


RifondaMira


Commenti