DALLA FESTA DI LIBERAZIONE

Piccolo resoconto del dibattito con Ferrero, Rinaldini e Laurent

Nella cornice di San Giacomo da l'Orio, abbiamo goduto degli interventi di: Ferrero, Laurent, Rinaldini ed a coordinare il tutto era Corradino Mineo.
Il dibattito è confluito sull'importanza della lotta nei territori con gli operai, della continuazione di una sacrosanta opposizione al governo Monti,sul fatto di portare un vero partito di sinistra (no PD) come vera alternativa ai vari governi monti.berlusconi et cetera...
Nel dibattito si è disquisito di europa dei popoli e non dei banchieri, per il cambiamento del trattato di maastricht e di lisbona; della Bce che inoltra 375 MILIARDI di euro alle banche, le quali non ridistribuiscono la ricchezza ricevuta da Draghi, Trichet....
Laurent ha parlato della doppia faccia di Hollande, il quale in campagna elettorale dice no al fiscal compact, poi va in ginocchio dalla Merkel,tanto diverso da Sarkozy non è..... ha parlato di una sinistra compatta in tutta europa dalla Francia (gauche) Spagna (izquierda unida) Grecia (syriza,kke), discorso sul quale sia Ferrero che Rinaldini si sono ritrovati d' accordo...
Hanno spigato il fatto che la crisi non sposta i voti a sinistra, anzi, Ferrero ha parlato della dittatura hitleriana la cui ha preso il potere dopo la crisi del 1929.
Il convitati hanno disquisito del lavoro, meno lavoro e lavorare tutti, ma in questi tempi purtroppo non sembra essere cosi, anzi il fatto che il governo non abbia di fatto opposizione, ha fatto si che l'art 18 dello statuto fosse di fatto cancellato.
Ferrero ha dichiarato di non aver lasciato un buon ricordo nel governo Prodi (2006-2008) e poi la catastrofe della sinistra arcobaleno ha determinato il resto, la defezione in parlamento e la scissione di Vendola dal partito a Chianciano.
Si è parlato pure di alleanze con Di pietro come a Napoli e a Palermo, vittoriose grazie al nostro supporto sia a de magistris che a orlando...
Il fatto che la democrazia la facciano i banchieri, è un passo avanti nella dittatura come negli anni '30 e sappiamo che fine ha fatto l'europa
La ricetta per uscire dalla crisi non è l'austerity come negli anni 70,ma la solidarieta sociale,per il governo monti la crisi non sembra esserci finche si comprano gli F 35 che costano l'impossibile.
Rinaldini si è espresso negativamente su Marchionne e sul fatto che neppure negli anni 50 i contratti erano cosi a sfavore degli operai e che neppure gli agnelli erano riusciti nell impresa di Marchionne, ovvero cacciare un pezzo di sindacato dalla fabbrica.
Ferrero ha concluso il suo intervento facendo capire che con le allenze giuste (idv) e con una vera contrapposizione al PD si può arrivare tranquillamente al 5%

Daniele Centenaro

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